DAY 3 - Bring the archive to the people
Il terzo giorno di festival tra sonorizzazioni live, proiezioni, incontri speciali
Buongiorno,
siamo al terzo giorno di festival e continuano gli incontri speciali e le novità. Dai film del concorso ufficiale agli incontri di Archivio Professional, dalle Storie Sperimentali di Barbara Hammer alle Risonanze della memoria con le autrici del podcast Figlie, passando per l’omaggio ai cent’anni del formato 16mm di Archivi Vivi e la sonorizzazione live di Laura Agnusdei, Pierpaolo Ovarini, Guglielmo Pagnozzi. Scopriamo tutti gli appuntamenti di oggi.
Ma prima ricorda che per avere accesso facilitato a tutte le proiezioni e gli incontri del festival basta fare l’accredito! Scopri tutte le info sulle riduzioni qui.
Gli appuntamenti di oggi
10.00 — 11.00
Cinema Odeon, Salotto Odeon. Via Mascarella 3
Concorso ufficiale / Breakfast with filmmakers
Incontro con i registi dei film del giorno in programma. Modera Sergio Fant11.00 — 13.00
Cinema Odeon, Sala C. Via Mascarella, 3
Concorso ufficiale / Proiezione
Trip After, Ukrit Sa-nguanhai, (Thailandia/Nuova Zelanda, 2022, 10’)
Scenes of Extraction, Sanaz Sohrabi, (Canada/Iran, 2023, 43’06’’) - Anteprima italianaSolaris Mon Amour, Kuba Mikurda, (Polonia, 2023, 47’) - Anteprima italiana.
Sarà presente il produttore Michał Matuszewski
10.15 — 13.00
Complesso Ex Chiesa di San Mattia, Sala Refettorio. Via Sant’Isaia, 20
Archivio Aperto Professional / Incontro
NARRARE IL PASSATO, IMMAGINARE IL FUTURO — L'importanza degli archivi nella produzione audiovisiva contemporanea
Tavola rotonda con: Rai Documentari - Raffaella Palladio, Fondazione Home Movies - Michele Manzolini, Istituto Luce Cinecittà - Cristiano Migliorelli, Fondazione Aamod - Luca Ricciardi, The Bridgeman - Alessandro Conficoni, CSC - Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa - Elena Testa. Modera Claudio Giapponesi11.00 — 12.00
Teatro delle Moline
HomeMovies100 — Un film all’anno.
Programma 4: 1968-1976
12.00 — 13.00
Teatro delle Moline
HomeMovies100 — Un film all’anno.
Programma 5: 1977-1989
14.00 — 15.00
Teatro delle Moline
HomeMovies100 — Un film all’anno.
Programma 1: 1924-1939
14.30 — 15.30
Complesso Ex Chiesa di San Mattia, Sala Refettorio. Via Sant’Isaia, 20Archivio Aperto Professional / incontro
Pitch con presentazione e Q&A dei progetti selezionati14.30 — 16.30
Cinema Odeon, Sala C. Via Mascarella 3
Concorso ufficiale / Proiezione e Q&A
Mast Del, Maryam Tafakory, (Iran/Regno Unito, 2023, 17’)
Navigators, Noah Teichner, (Francia, 2022, 85’) - Anteprima italiana | Presente il regista17.00 — 18.30
Cinema Odeon, Sala C. Via Mascarella 3
Concorso ufficiale / Proiezione e Q&A
A History Of The World According To Getty Images, Richard Misek, (Regno Unito/Norvegia, 2022, 18’)The Camera of Doctor Morris, Itamar Alcalay & Meital Zvieli, (Israele, 2022, 74’)
17.00 — 18.00
Teatro delle Moline
HomeMovies100 — Un film all’anno.
Programma 2: 1940-1955
18.00— 19.00
Teatro delle Moline, Via delle Moline, 1/b
Art&Experimental Italian Film Collection / Proiezione in 16mm e incontro. Con Jennifer Malvezzi e Emilia Patruno Pardi
Echo di Gianfranco Pardi (Italia, 1971, 33’)18.00 — 19.00
Teatro delle Moline
HomeMovies100 — Un film all’anno.
Programma 3: 1956-1967
18.30 — 20.00
Biblioteca Amilcar Cabral. Via San Mamolo, 24
Evento speciale / Incontro
Risonanze della memoria. Incontro con Sara Poma e Sofia Borri a partire dal podcast Figlie. Modera Giulia Simi.21.30 — 23.00
DAMSLab/Auditorium. Piazzetta P.P. Pasolini, 5/b
Archivi Vivi - 16mm, Soul of a Century / Proiezione e sonorizzazione live di Pierpaolo Ovarini, Guglielmo Pagnozzi. Introducono Paolo Simoni e Mirco Santi
Scene di caccia, Marco Notarbartolo di Sciara (Italia, 1932/1934, 17’)
Riviera di Levante, Carlo Ortalda, Piero Pelizzari, Costantino Roggero - Fondo Flli. Chierici (Italia, 1940, 26’)Frammento catanese, Massimo Bacigalupo (Italia, 1979/1982, 13’)
In collaborazione con Centro La Soffitta e DAMS/Lab Dipartimento delle Arti - Università di Bologna.22.00 — 23.30
Teatro delle Moline. Via delle Moline, 1/bStorie Sperimentali / Barbara Hammer Proiezioni in 16mm.
Haircut (USA, 1978, 4'40'')
Women I love (USA, 1976, 22')
Multiple orgasms (USA, 1976, 6')Endangered (USA, 1988, 18')
Sisters! (USA, 1973, 8’)
Breakfast with filmmakers
Al Cinema Odeon in via Mascarella dalle 10 alle 11 ogni giorno durante il festival il co-direttore Sergio Fant incontrerà i registi e le registe del concorso ufficiale per una colazione a base di cinema (e non solo). L’incontro è preceduto da una colazione negli spazi del Salotto Odeon.
📍Appuntamento per oggi 27 ottobre con Noah Teichner e il produttore Michał Matuszewski.
Tre domande a Noah Teichner, regista di Navigators
Dicembre 1919. Il governo americano deporta 249 anarchici e radicali sulla “Soviet Ark”. Cinque anni dopo, questa stessa nave diventa l’arredamento della commedia slapstick di Buster Keaton “The Navigator”.
Che tipo di lavoro hai fatto sull’archivio per il tuo film?
Tutti i materiali d'archivio di Navigators sono stati (ri)filmati e sviluppati su pellicola 16 e 35 mm presso il laboratorio cinematografico d'artista L'Abominable, nella regione di Parigi. Ho usato una stampante ottica per rielaborare filmati tratti da The Navigator (1924) di Buster Keaton e da altri film di Keaton e commedie slapstick dell'epoca. Ho raccolto copie da 16 mm e Super 8 di questi film che ho rallentato attraverso la stampa a passo (riprendendo ogni fotogramma 4, 8, 24, ecc.). In alcuni casi, ho anche rifotografato il filmato o ingrandito i dettagli: è il caso, in particolare, del filmato del cinegiornale dei deportati che partono per Ellis Island nel dicembre 1919 (da una copia d'archivio da 35 mm prestata dalla Library and Archives Canada).
Con una cinepresa a cavalletto e una pellicola a colori da 16 mm, ho ripreso anche libri in prima edizione, giornali, cartoline, spartiti e vari oggetti che ho raccolto durante le mie ricerche sulla deportazione dell'"Arca sovietica" e sulla Prima Paura Rossa negli Stati Uniti. Altri archivi di origine digitale sono stati trasferiti su pellicola da 16 mm, utilizzando supporti in bianco e nero. La colonna sonora del film è stata creata rallentando e remixando dischi a 78 giri, la maggior parte dei quali risalgono al periodo della Prima Paura Rossa (1919-1920).
Il film si prende tempo per analizzare dettagli attraverso l’accostamento di immagini e di materiali d’archivio vari, dai libri, alle foto fino alla colonna sonora. Ci descrivi la forma cinematografica che hai voluto dare al tuo film?
Ho affrontato l'inquadratura widescreen Scope di Navigators come una sorta di interfaccia di ricerca in grado di riunire una varietà di materiali - dalle didascalie e note stampate a caratteri tipografici che strutturano il film ai filmati rielaborati e ai documenti storici. Il formato a due schermi, che di tanto in tanto passa al formato Scope a schermo intero, si ispira sia alla lunga storia di opere sperimentali basate sul cinema che utilizzano la doppia proiezione, sia a varie interfacce analogiche e digitali per la raccolta e l'analisi di materiali d'archivio.
Ho anche cercato di esplorare le possibilità grafiche e narrative del testo sullo schermo, giocando con i codici degli intertitoli dei film muti e della ricerca storiografica. Personalmente, trovo molto più coinvolgente che i racconti in prima persona di Alexander Berkman ed Emma Goldman assumano la forma di intertitoli piuttosto che di voci fuori campo. È lo spettatore che deve dare voce ai protagonisti del film. Le note a piè di pagina sono un altro modo in cui ho cercato di incitare il pubblico a confrontarsi con i materiali storici del film, anche se in modo più analitico.
Quali titoli di film found footage e/o film sperimentali sono stati importanti per la tua formazione?
Vedere una retrospettiva completa dei film dell'artista-collezionista Joseph Cornell quando ero adolescente mi ha segnato molto. Standard Gauge (1984) di Morgan Fisher, che affronta il collezionismo da una prospettiva completamente diversa rispetto a Cornell, è stato un altro lavoro fondamentale. Anche l'approccio giocoso alla scrittura della storia di The Song of the Shirt (Sue Clayton & Jonathan Curling, 1979), che ho visto all'inizio della lavorazione di Navigators, ha avuto un'influenza su di me.
📌Post-it
Leggi le interviste di Archivio Aperto ai registi del concorso ufficiale a cura di Carolina Guasina: Ukrit Sa-nguanhai, Sanaz Sohrabi, Richard Misek, Itamar Alcalay & Meital Zvieli.
Un approfondimento sul film di apertura del concorso Non-Aligned di Mila Turajlic su Cabiriams.
L’intervista della scrittrice Nadia Terranova a Jamaica Kincaid sulla sfida della lingua, il rapporto tra potere e memoria e tra scrittura e grande Storia su La Repubblica.
Il focus sul film A History Of The World According To Getty Images di Richard Misek su Cabiriams.